Quando si affronta una ristrutturazione, gli impianti svolgono un ruolo primario. Come capire se è necessario rifarli o se si possono mantenere gli esistenti?

Innanzitutto, consideriamo che gli impianti, a seconda della tipologia, possono passare a parete, a pavimento o a soffitto. Risulta quindi chiaro che l’aspetto impiantistico è strettamente connesso con quello progettuale e costruttivo, con influenze reciproche sulla tipologia delle pareti (muratura o cartongesso) e dei rivestimenti. Ad esempio, se sarà necessario effettuare delle tracce in una parete rivestita, o si hanno a disposizione delle piastrelle di scorta o dovrà essere rifatto completamente il rivestimento.

Ugualmente, la tipologia del pavimento è strettamente connessa con la distribuzione degli impianti, dovendo consentire, ad esempio, uno spessore adeguato alle pendenze dell’impiantistica idraulica. Questa pendenza può essere ricavata nello spessore del massetto, se questo ha un valore sufficiente, oppure si può ricorrere a degli escamotage, quali ad esempio il pavimento flottante o la realizzazione di un gradino; in questo caso, per compensare l’aumentato spessore del pavimento sarà necessario modificare l’altezza delle porte, delle portefinestre e dei davanzali.

Un’attenta valutazione, affiancata da un progetto mirato, ti faranno risparmiare tempo e denaro.

Per quanto riguarda l’impianto elettrico, bisogna considerare innanzitutto se quello esistente è a norma e se, in ogni caso, la sua disposizione sia compatibile con la nuova distribuzione degli spazi in progetto o se sia necessario modificarla ed integrarla. Il nostro tecnico valuterà attentamente tutte le componenti, nelle loro caratteristiche e nelle loro posizioni; ad esempio, per il contatore considererà l’eventuale necessità di un eventuale aumento di potenza, conseguente all’introduzione dell’impianto di condizionamento. Considererà anche se il quadro elettrico è già sezionato tra zone di utilizzo, giorno/notte/servizio, per non rimanere senza corrente in tutto l’appartamento nel caso di guasti localizzati. Valuterà anche le dorsali, le cassette di derivazione, le linee elettriche fino ai punti luce, alle prese ed agli interruttori.

Approfondiremo in altre puntate specifiche della nostra guida anche tutti gli altri impianti (condizionamento, riscaldamento, allarme, domotica, gas).

Riassumendo: le scelte impiantistiche devono procedere di pari passo con la progettazione architettonica, per definire in maniera corretta la posizione degli impianti rispetto ai montanti, la scelta dei materiali per gli spessori, la realizzazione di controsoffitti per nascondere il passaggio di impianti e canali aerei e così via e per garantire un’idonea certificazione.

Quindi… rivolgiti a noi, ti consigliamo come procedere e ti proponiamo la migliore soluzione per dotare la tua casa di impianti efficienti, a norma, sicuri: contattaci!

E non dimenticare che puoi usufruire delle detrazioni fiscali per le varie tipologie di impianto. Approfondiremo anche questo tema in una prossima puntata, continua a seguirci!

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